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Il parametro umidità della polvere estinguente

Il valore del contenuto di umidità è invece stabilito a priori dalla norma EN 615 nel limite di 0,25% in peso.

Tra i vari parametri analitici fissati dalla norma EN 615, vi è anche quello del valore di umidità contenuta nella polvere estinguente.

La EN 615 permette, per esempio, ai produttori di stabilire autonomamente alcune caratteristiche fisiche della propria polvere come la distribuzione granulometrica o la densità apparente (leggi l'approfondimento sulla scheda tecnica), dichiarando i valori regolati in base al proprio ciclo produttivo.

Questa autonomia, però, non è concessa per il parametro dell’umidità. Vediamo meglio.

L’umidità della polvere estinguente

 

Il valore del contenuto di umidità è invece stabilito a priori dalla norma EN 615 nel limite di 0,25% in peso. Questo per garantire le prestazioni dell’agente estinguente sullo spegnimento del fuoco.

Una polvere umida e quindi non conforme può essere riconosciuta anche ad occhio nudo: proviamo a pensare all’insorgere di grumi (detto anche fenomeno del caking), dovuto alla presenza di acqua trattenuta dalla polvere estinguente, riconoscibile anche da striature di colore differente. (D’altro canto, è doveroso ricordare che il fenomeno del caking può presentarsi anche in seguito a reazioni chimiche).

Il problema dell’umidità non conforme si insidia anche nelle polveri che all’apparenza sembrerebbero avere le perfette caratteristiche chimico-fisiche: un valore sopra la media, però, determina il grandissimo rischio per la polvere di risultare non performante in presenza di fiamme, aumentando la pericolosità della situazione.

Per questo controlliamo minuziosamente il valore del contenuto di umidità, attraverso il metodo dettato dalla norma EN 615, per garantire un prodotto al 100% performante.

Umidità e idrorepellenza

 

Il valore dell’umidità non è banale, specialmente nella produzione di polveri ABC, che sono miscele di fosfato monoammonico e solfato di ammonio, sostanze impiegate anche per la produzione di fertilizzanti e che quindi hanno come caratteristiche l’idrosolubilità e l’igroscopicità.

Al contrario, la polvere estinguente deve garantire assoluta idrorepellenza, caratteristica resa possibile attraverso l’utilizzo durante il processo produttivo di additivi idrofobici. Anche la produzione di polvere estinguente di tipo BC (a base di bicarbonato di sodio, carbonato di calcio o solfato di potassio) prevede una piccola percentuale di additivi per assicurare le caratteristiche di idrorepellenza.

Umidità e recupero della polvere

 

Come abbiamo detto, la norma EN 615 fissa a 0,25% m/m il valore massimo di contenuto in umidità: ma per la polvere estinguente esausta destinata al recupero valgono le stesse regole?

Anche in questo caso il valore dell’umidità risulta estremamente importante per le lavorazioni a cui il rifiuto viene sottoposto quando entra nel ciclo di recupero.

Perciò prima di destinare la polvere a recupero, il valore viene verificato presso l’impianto di recupero seguendo il metodo ufficiale presente in EN 615, ovvero utilizzando un essiccatore ad acido solforico.

Se il valore risulta idoneo per il processo di recupero si può proseguire con il ciclo, in alternativa il rifiuto non può essere utilizzato nel processo di recupero delle materie prime e quindi destinato allo smaltimento.

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